FALLACIE DELLA LOGICA ARISTOTELICA

Questo tipo di fallacie (dette anche "fallacie linguistiche") era definito da Aristotele "fallacie legate all'uso delle parole" poiché sono legate all'uso delle parole e delle forme linguistiche. Sono gli argomenti che nascondono la non-verità sotto i vari significati di una stessa parola o di una stessa espressione linguistica.
Fallacie di ambiguità
  • Equivocazione: si verifica quando la stessa espressione è usata con due o più significati, di cui uno in premessa e l'altro nella conclusione.
Esempio: La logica è meglio di niente, niente è meglio della salute…
La conclusione dipende dal significato che vogliamo dare alla parola 'niente'.
  • Anfibologia o ambiguità grammaticale (composto dal greco amphibolía, «incertezza», e lógos, «discorso») è un discorso o un'espressione contenente un'ambiguità sintattica e dunque interpretabile in modi diversi a seconda del modo di leggerla. In genere si parla di anfibolia, cioè di un'ambiguità strutturale che non risiede in una o più parole ma nel modo in cui le parole sono legate fra loro. Ci si trova spesso di fronte ad anfibolie quando sono presenti più quantificatori in una stessa frase.
Esempio tratto da Aristotele: Io sto seduto e tu lavori, dunque entrambi facciamo qualcosa.
Esempio 2: Tutti i ragazzi amano una ragazza.
Può significare: "c'è una ragazza che tutti i ragazzi amano", oppure "ciascun ragazzo ama qualche ragazza"
  • Vaghezza: ci si riferisce a quella forma di indeterminatezza che si manifesta non già nella presenza di significati molteplici, ma nell'assenza di criteri rigorosi per l'uso corretto di una parola.
Esempio 1: I palati raffinati preferiscono il vino N, ho un palato raffinato, quindi dovrei bere il vino.
Che cosa è un palato raffinato e chi ce l'ha? E a che cosa dovrebbero preferire il vino N?
Esempio 2: Solo coloro che hanno un buon orecchio riescono ad apprezzare la musica.
  • Pensiero doppio: quando ciascun enunciato annulla l'altro, si dice tutto e nulla.
Esempi: Gli individui ... sono buoni e cattivi.
Altre fallacie linguistiche
  • Fallacia di accento: consiste nell'essere portati a conclusioni non dovute in base allo spostamento di accento da una parola all'altra.
Esempio: La regina non può che essere lodata.
Possono esserci due diverse letture: a) non siamo liberi di criticare la regina quando l'accento è posto sulla parola regina; b) realmente stiamo lodando la regina se l'accento vien posto sulla parola lodata.
  • Fallacia di composizione (fallacia compositionis): è il caso in cui si inferisce erroneamente la qualità complessiva di un oggetto sulla base della qualità delle sue componenti.
Esempio: La squadra di calcio X è vincente perché è composta da giocatori che militano in nazionale.
  • Fallacia della divisione (fallacia divisionis): è l'inverso della precedente. Si ha quando il tutto ha determinate caratteristiche e le stesse caratteristiche vengono attribuite alle parti che lo compongono.
Esempio: Gianni sa tutto perché lavora all'università.
Esempio: La casa è quadrata, quindi i mattoni della casa sono quadrati.